I cautarogni sono un tipo di pasta della regione Abruzzo in Italia. Si prepara con farina di semola, acqua e sale.
L’impasto viene quindi formato in una corda lunga e sottile, che viene poi tagliata in pezzi lunghi circa 2 pollici. La pasta viene poi lessata in acqua e servita con vari sughi.
Hanno una lunga storia in Abruzzo: si pensa che sia stato portato nella regione dagli arabi durante il IX secolo. La pasta veniva poi preparata dalla gente del posto utilizzando la farina di semola a disposizione.
I cautarogni divennero un piatto popolare nella regione e venivano spesso serviti in occasione di matrimoni e altre occasioni speciali. Ancora oggi il Cautarogni sono fatti come lo è stato per secoli.
Sono una pasta squisita perfetta per ogni occasione. Un piatto semplice, ricco di sapore e di storia.
Ingredienti
Per la pasta:
400 g di semola rimacinata di grano duro
200 g di acqua tiepida
un pizzico di sale
Per il sugo:
500 g di polpa di pomodoro
1 piccola carota
1/2 cipolla rossa
1/3 di costa di sedano
1 scalogno
sale
pepe
olio evo
Basilico
Inoltre:
Pecorino (pecorino di Filiano dop)
Preparazione dei cautarogni
Preparare il sugo: Tritare la carota, la cipolla, il sedano e lo scalogno. In una casseruola soffriggere il trito ottenuto in 3 cucchiai di olio, aggiungere la polpa di pomodoro, salare, coprire e cuocere per un’ora e mezza. A fine cottura aggiungere qualche foglia di basilico.
Preparare la pasta: Su una spianatoia formare una fontana con la farina, aggiungere un pizzico di sale e pian pianino anche l’acqua. Impastare il tempo necessario ad ottenere una palla uniforme di pasta.
Tagliare un tocchetto per volta e formare dei cordoni di pasta del diametro di 1 cm che taglierete a loro volta in tanti cilindri di 4 cm circa di lunghezza.
Incavare ogni cilindro con i polpastrelli delle dita (indice, medio e anulare) trascinandoli sulla spianatoia, quindi aprirli. Adagiarli su un vassoio infarinato avendo cura di non sovrapporli. Continuare così fino ad esaurimento della pasta.
Cuocere i cautarogni in abbondante acqua salata e condire con il sugo e una generosa spolverata di pecorino.
Qualche approfondimento sul pecorino di Filiano
Il pecorino di Filiano è un formaggio a pasta dura ottenuto dal latte di pecora e prodotto nel comune italiano di Filiano, in provincia di Potenza.
Ha una forma cilindrica con i bordi dritti, una crosta sottile e liscia di colore giallo dorato e la pasta è di colore bianco o leggermente paglierino. Il sapore è dolce e delicato con un retrogusto leggermente piccante.
Il pecorino di Filiano è un formaggio DOP (denominazione d’origine protetta) prodotto in Basilicata, nella provincia di Potenza. La zona di produzione si estende sui comuni di Filiano, Guardia Perticara, Maschito, Melfi, Rapolla, Rionero in Vulture e Venosa.
Il latte di pecora utilizzato per la produzione del pecorino di Filiano deve essere intero e fresco e viene prodotto da pecore di razza Garganica, Bruna Italiana o Sarplaninac allevate nei pascoli della zona.
Il pecorino di Filiano è un formaggio da tavola, da consumarsi preferibilmente fresco, ma può essere anche utilizzato in cucina come ingrediente per la preparazione di primi piatti, secondi piatti e dolci.
Può essere conservato per un periodo di tempo che va dai 3 ai 6 mesi.