I cookies al farro sono una delizia che può essere facilmente realizzata in casa. Sono fatti con ingredienti semplici e naturali, come farina di farro, burro, uova e zucchero. Possono essere aromatizzati con vaniglia o cannella per un tocco in più. Sono perfetti per la prima colazione o come spuntino durante la giornata.
Ingredienti per 4 persone
300 g di farina di farro integrale
50 g di nocciole tostate
50 g di olio di girasole
50 g di cioccolato fondente (60%)
120 g di zucchero di canna integrale
latte di riso circa mezzo bicchiere
2 cucchiai colmi di uvetta
1 cucchiaino di ammoniaca per dolci
un pizzico di sale
Preparazione dei cookies al farro
Nel robot da cucina tritate le nocciole con lo zucchero e il cioccolato.
Unite l’olio, la farina, l’uvetta, il sale e l’ammoniaca e mescolate alla velocità più bassa.
Aggiungete il latte di riso e lavorate l’impasto con le mani, formate una palla e stendete poi un rotolo lungo del diametro di 6 cm. Avvolgetelo nella carta da forno e fatelo riposare in frigo per qualche ora (io tutta la notte).
Preriscaldate il forno a 160°C.
Tirate fuori dal frigo il rotolo di pasta e tagliatelo in fette spesse 1 cm.
Poi disponetele su una teglia ricoperta con carta da forno e fate cuocere a 160° C per 20 minuti circa.
Mettete i biscotti a raffreddare su una griglia e riponeteli in scatole di latta.
Qualche approfondimento sul farro
Il cereale del farro è uno dei cereali più antichi che esistano. La sua coltivazione risale infatti a circa 10.000 anni fa e veniva praticata già in epoca preistorica nel bacino del Mediterraneo. Il farro è un cereale molto nutriente e ricco di fibre, proteine e minerali.
Ha un sapore particolare, un po‘ come il riso, ma un po‘ come il frumento. È molto versatile in cucina e può essere utilizzato in molti modi diversi. Può essere mangiato come cereale, come ingrediente in zuppe e minestre, oppure può essere utilizzato come base per la preparazione di dolci e torte. Insomma, il farro è un cereale molto versatile e nutriente, che può essere utilizzato in molti modi diversi in cucina.
Il farro è una pianta della famiglia delle Graminacee, originaria dell‘Africa centrale e orientale. Si tratta di una pianta erbacea annuale, dal fusto eretto, ramoso e pubescente, che può raggiungere i 2–3 metri di altezza.
Le foglie sono alternate, lanceolate, di colore verde intenso. I fiori, riuniti in infiorescenze a forma di spiga, sono gialli o rossastri. Il frutto è una piccola pigna contenente 2–3 semi. Il farro è una pianta molto rustica e resistente, che può essere coltivata in qualsiasi tipo di terreno, anche quelli poco fertili e sassosi. La pianta è molto sensibile all’inquinamento atmosferico, quindi è importante scegliere una zona ben ventilata per la sua coltivazione.
Il farro è una pianta da semina, quindi è necessario procurarsi i semi in un vivai o in un negozio di piante. La semina va effettuata in primavera, a marzo–aprile, mettendo 2–3 semi per ogni vaso o ogni metro quadrato di terreno. I semi germinano in 10–15 giorni.
Una volta che le piantine sono cresciute abbastanza, vanno trapiantate nel terreno definitivo. Il farro può essere coltivato in vaso, ma in questo caso è necessario procedere al trapianto ogni 2–3 anni. La pianta è molto sensibile all‘umidità, quindi è importante assicurarsi che il terreno non sia troppo umido. Il farro non ha bisogno di molta acqua, quindi è importante non bagnare troppo il terreno. L‘irrigazione va effettuata solo quando il terreno è asciutto.
La pianta è molto sensibile al freddo, quindi è importante proteggerla dalle gelate invernali. In genere, il farro viene coltivato come pianta da orto, in modo da poter raccogliere i semi per la semina. Tuttavia, la pianta può anche essere coltivata come pianta ornamentale, per la sua bellezza.