I culurgiones di patate sono un tipo di ravioli sardi che si preparano con un ripieno a base di patate. L’impasto è fatto con farina di semola, acqua e sale e viene farcito con un composto di patate lesse, pecorino grattugiato, menta fresca e un pizzico di sale. Vengono poi lessati e serviti con una semplice salsa di pomodoro.
I culurgiones di patate sono un piatto che si dice risalga al medioevo. Il nome deriva dalla parola latina per ravioli, che è culurgiones. Il piatto è popolare nell’oristanese, dove viene preparato tipicamente durante i mesi estivi.
Se stai cercando un piatto sardo delizioso e autentico, prova i culurgiones di patate. Questi ravioli sono la miscela perfetta di gusto e ripieno e ti lasceranno sicuramente soddisfatto.
Ingredienti per 4 persone:
600 g di patate
500 g di semola rimacinata
280 g circa di acqua tiepida
180 g di pecorino tipo Fioretto sardo (o altro poco stagionato e dolce)
50 g di porro (al posto dello spicchio d’aglio tritato previsto in diverse ricette)
15 foglie di menta fresca
5 foglie di basilico
sale marino integrale q.b.
olio extravergine d’oliva q.b.
coppapasta con diametro cm 6/7
Preparazione dei culurgiones di patate
Mettete la farina in una ciotola e aggiungete l’acqua poco alla volta rimestando con una forchetta. Trasferite l’impasto sul piano di lavoro e lavorate la massa con le mani in questo modo.
Create una palla e impastate con un movimento a spirale, mantenendo sempre la forma tonda: con la mano destra sollevate l’impasto verso di voi e poi affondate dolcemente il polso premendo il lembo sollevato e contemporaneamente, con la sinistra, ruotate il panetto di un quarto di giro.
La pasta non va lavorata con troppa energia, non dev’essere stirata o stesa, insomma pensate di fargli un bel massaggio. Proseguite così per una decina di minuti e alla fine otterrete un panetto dalla consistenza morbida, vellutato ed elastico.
Copritelo con la pellicola o con un panno pulito e mettete in fresco per un’ora o più. Il riposo renderà la pasta più elastica e ne faciliterà la lavorazione. Nel frattempo lessate le patate con la buccia in acqua salata. Tritate finemente il porro e fatelo stufare in un tegamino con due cucchiai d’olio fino a quando sarà morbido.
Quando le patate sono cotte togliete la buccia e passatele al setaccio facendole cadere in una ciotola. Aggiungete il pecorino grattugiato al momento, 10 foglie di menta finemente tritata e il porro. Amalgamate tutti gli ingredienti e se serve aggiustate di sale.
Pestate in un mortaio (o mettete in un mixer) le restanti 5 foglie di menta insieme alle 5 foglie di basilico con 4 cucchiai d’olio e un pizzico di sale.
Stendete la pasta con il matterello, una porzione alla volta per non farla seccare. Con il coppapasta ricavate dei dischi e su ognuno disponete una pallina di ripieno della grandezza di una piccola noce. Richiudete i lembi di pasta facendoli combaciare e, con indice e pollice, pizzicateli per sigillare bene il raviolo.
Lessateli un po’ alla volta a bollore medio per non farli rompere per 4 minuti circa.
Scolateli e teneteli in caldo fino a quando li avrete cotti tutti. Distribuiteli nei piatti, condite con l’olio alla menta e basilico, una spolverata di pecorino e servite subito.
Si posso condire anche con un sughero leggero leggero.
Qualche approfondimento sul pecorino fioretto
Il pecorino fioretto è un formaggio fresco a pasta filata ottenuto dal latte di pecora. La sua forma è quella di una rosa e può essere consumato crudo o cotto.
Questo formaggio è caratterizzato da un sapore delicato e dall’aroma di latte di pecora. Il pecorino fioretto è ottimo da consumare in insalata, come condimento per la pasta o come spuntino.